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se una – fossetta – è il giorno e
il raggio a picco, sulla pelle
sono quelle fronde scure
palme di ventagli d’oasi
– ante – un po’ dischiuse
a spingermi nel resto dell’armadio
per chiedermi cos’abbiano le mani
del tuo consenso inerme
(come rumore di tordo o
garluppo di fondo, inespresso)
scivola dal palmo il sale per la coda
l’asciugatura al click, di un battito di ciglia
il filo per la presa
————————————-al dorso
“legami i margini, fammi restare”
ambarambaciccicoccò tre civette sul comò
______________________img Anne-Julie Aubry
E’ bello come sentire, sull’autobus, frammenti di conversazione. :*