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fwoodman

Come una stretta (ma no, è fretta)
di polmoni latrati
e un cuscino appoggiato, a rapprendere il balzo

potrei morirmi tra le braccia – ora
tanto stringo quanto manca
soffocando di parole inerti
restituendo al mondo quanto non ho tolto

– finalmente dirlo – nel lasciarlo andare
precipitarlo con un vestito sceso, scalciato sotto il letto
e chiuderò la stanza la pelle a raggrinzire
orrendamente offerta a quanto più non voglio

Sfregavo il ghiaccio e mi sfaldavo io
sopra giorni rattrappiti, schiacciati
come insetti sul soffitto

ne sgombrerò la vista con un gesto freddo
zucchero negli occhi asciutti
quanto il tuo restarmi dentro – eterno – d’umido sgranato
ex voto, cera dura a lume spento

 

__________________________ D.E.B. 12-11-2010 img F. Woodman

 

da OLTREVERSO, Zona ed. 2012