Claustrofonia – Ladolfi ed. 2018
15 venerdì Nov 2019
Posted Claustrofonia, pubblicazioni, senza categoria
in15 venerdì Nov 2019
Posted Claustrofonia, pubblicazioni, senza categoria
in15 venerdì Nov 2019
mi decretai la morte il giorno di grano perpetuo
splendeva una stele sotterranea e
fu talpa farsi sorda di clausura
tremando poi – tellurica – nel raggio d’oltremondo
così tenero e malsano da penetrarvi il cuore
senza respirare trattenendo il cosmo esplodendo di piacere
* da Claustrofonia – Ladolfi Editore 2018
img Susan Burnstine
02 venerdì Dic 2016
Se penso la piccola soglia quando fingo di credere vere
le scuse battute come piste, sentieri verso il mio nome
quanto ignorante e infetto suturare la striscia smarrita
come Pollicino ho tentato di filo perduto
smangiucchiato scomposto in percorsi più sciapi
Consegno al tratto il rio del fosso
il salto nel pantano, ho estratto dal fodero la penna stilo
(quella feticcio partoriente pensieri) ho inciso di punta
sperata capace invece era secca, sillabe asciutte
senza solco peso dimora – e – sei tornata nella mente
nell’espressione nella voce nel gesto nel polso piegato, la mano
che mormora il dire la tua voglia di stare quel buio profondo
lo sguardo ritorto, all’interno, cieco di chi non crede altro lato
qualcuno
29 giovedì Set 2016
mi decido per un foglio bianco
colore non a me predestinato
e sono così fragili le ossa di una curvatura stagna
ingobbita tartaruga ride del tempo, sfodera dentini
per obliterare i varchi
– ognuno aspetta nessuno – quando modera la notte
Angelique smette le ali – vola – come una farfalla
appesa all’incestuoso senso fatto ramo di ciliegio
bacchetta di un dolore esponenziale, a scelta
d’eterocromia latente riempie la bocca di parole rosse
come frutti o sangue claudicanti, d’interrotto scioglilingua
* da Claustrofonia – Ladolfi Editore 2018
05 venerdì Ago 2016
Posted longitudini, rivelazioni e buchi neri, senza categoria
in
ho legato la mano destra alla legge mancina
che mi genera docile sulla tua terra
non so vincere semplice non trovo sinonimo
eppure dire di costruire un’arca prima del tempo
– per giorni di sole, in controluce – è una difficoltà indotta
timore di perdere il rastrellare delle dita sui capelli
come onde di un mare di tristezze [carezze] svolte ai piani
di un isolamento cosmico
[io]_________________________appoggio la gota sul palmo
può rimbalzare a lungo oppure di striscio essere peso, fortuito
di un – caso – che shakera il cuore, lo frulla d’amore
23 sabato Lug 2016
Posted longitudini, senza categoria
in
pensavo ai conigli tra i fiori
alle valvole d’oro dell’universo
che se una ti chiama l’altra ti tiene ossidi il tempo
lo spingi a svanire bisogna argomentare un atto
_/_/_/_/_/_/_/_/_/_/_/_/_/_/ rivoluzionario ♫
che dondoli il nome del non accaduto cosìforte
se il fiore dell’ora è una soglia
rotola il mondo su sé sottilmente, inclinando l’orecchio
su Pegaso al dorso, inspirarne il rumore
.
[menzione speciale al Premio Lorenzo Montano 2016 sezione una poesia inedita]
* da Claustrofonia – Ladolfi Editore 2018
08 venerdì Mar 2013
Posted senza categoria
in
Sfuma anche la rabbia parole come stillicidio dei giorni
chiaroveggenze figurate di: vene, slabbramenti agli orli
e silenzio – ombra – vuoto – anima – grumo come
stelle – luna – cattedrali – gabbiani sì, anche loro
mi fanno vomitare
gli spalancamenti sgocciolati, non per voyeurismo di misura
ma nel ventre ripetuto così tanto, oh tanto di tanto in tanto
da perdere diritto di dimora gli organi interni {*femminili*}
Non sei tu che chiamo nei paraggi di una me qualunque
a ogni ora, di ogni giorno – qualunque giorno, di cui penso
non ci sarà più tempo, non ci sarà più modo
di fingerti astrazione scantonando verosimilari versi per asporto
i vagoni sono pieni di giunchiglie trapassate
aghi di pino sotto la vestaglia (in lana di lama) fino al soffitto
non teme coricarsi il fachiro di fiducia e il fianco
il fianco amabilmente sanguina, a ruota di pavone
27 mercoledì Giu 2012
filtra ad angolo retto la vita sul linoleum
sono forse luci vere quelle, franate
………………… .a capoverso di corsia
un’ovatta scintillante captapensieri
se chi mi dice il nord è compagno di sventura
e la linea d’orizzonte guarda basso
ma noi avremmo inciso i polsi a pleniluni
tanti tempi in un bicchiere solo tuo
da passarmi sulla fronte dopo
tu mi toccavi come le spighe correndo
il viso verso l’alto perdendomi dal palmo
________________________________________img Mimmo Jodice
30 venerdì Mar 2012
Posted longitudini, senza categoria, tracce
inil muro tace, non risponde più
si lascia guardare angolandosi
in riproduzioni lessicali nei passi
o sfarfallii – armati – sottoluce
ogni tanto un urto di temperatura
differente, a porte chiuse ] tolte le dita
da maniglie ingoiate a sorsi uscite laterali
agglomerate al bolo circolante, contropelle
la risalita dei ricordi sfida il cemento
dell’anima in guardiola, divelta e sugosa
chiaroscuro del Merisi
stretto chicco d’uva fragola come fosse un uragano
moltiplicato a schizzi su pareti in guanti bianchi
divaricate a terra ora
“… tu aprimi al tuo fiato singultato, viola di Tchaikovsky ”
_______________________________img Rita Bernstein